Pubblicato il: 01/07/2024Categorie: NewsTag: , ,

1 luglio 2024 – La povertà oggi è ai massimi storici ed è ormai un fenomeno strutturale del Paese.
Le stime, riferite al 2023, attestano che il 9,8% della popolazione, un residente su dieci, vive in uno stato di povertà assoluta.
Complessivamente sono 5 milioni 752mila residenti, per un totale di oltre 2 milioni 234mila famiglie. Si tratta di persone e nuclei che non hanno il minimo necessario per vivere dignitosamente, perché impossibilitati ad accedere a un paniere di beni e servizi essenziali (cibo, vestiario, abitazione, spese sanitarie). A loro si aggiungono poi le storie di chi vive in una condizione di rischio di povertà e/o esclusione sociale: si tratta di circa 13milioni 391mila persone, pari al 22,8% della popolazione.

Sono questi in estrema sintesi i dati e le considerazioni del recente Report statistico nazionale 2024 di Caritas Italiana sulla povertà in Italia, che valorizza le informazioni provenienti da 3.124 Centri di ascolto e servizi delle Caritas diocesane, dislocati in 206 diocesi in tutte le regioni italiane.

Chi si rivolge alla rete Caritas?
Si tratta di donne (51,5%) e uomini (48,5%), con un’età media che si attesta sui 47,2 anni (46 nel 2022). Cala l’incidenza delle persone straniere che si attesta sul 57,0% (dal 59,6%). Alta invece l’incidenza delle persone con figli: due persone su tre (66,2%) dichiarano di essere genitori. Oltre i due terzi delle persone in povertà hanno livelli di istruzione bassi o molto bassi (67,3%), condizione che si unisce a una cronica fragilità occupazionale, in termini di disoccupazione (48,1%) e di “lavoro povero” (23%).
In termini di risposte, le azioni della rete Caritas sono state numerose e diversificate: sono stati erogati oltre 3,5 milioni di interventi, una media di 13 interventi per ciascuna persona assistita (considerate anche le prestazioni di ascolto). In particolare: il 73,7% ha riguardato l’erogazione di beni e servizi materiali (distribuzione di viveri, accesso alle mense/empori, docce…); l’8,9% gli interventi di accoglienza, a lungo o breve termine; il 7,3% le attività di ascolto; il 5,2% il sostegno socio-assistenziale; l’1,7% gli interventi sanitari.

Il Report contiene anche tre focus: sulla povertà delle famiglie con bambini, sulla condizione delle persone senza dimora e di quelle in solitudine, in particolare gli anziani.

Sono proprio i bambini nella fascia 0-3 a registrare l’incidenza più alta di povertà assoluta pari al 14,7% (a fronte del 9,8% della popolazione complessiva). Praticamente, oggi più di un bambino su sette, nell’età 0-3 anni, è povero in termini assoluti, e con loro ovviamente i loro genitori.

Cresce anche la grave marginalità adulta: nel 2023 le persone senza dimora sostenute dalla rete delle Caritas diocesane e parrocchiali sono state 34.554, corrispondenti al 19,2% dell’utenza complessiva. Sono in prevalenza uomini (71,6%), stranieri (69,9%), genitori (46,5%); età media 43,8 anni e perlopiù disoccupati (69,6%).

Infine, nel 2023 le Caritas diocesane e parrocchiali hanno incontrato e supportato 35.875 anziani, pari al 13,4% dell’utenza: sono donne (54%) e uomini (46%); di cittadinanza italiana (71,5%); concentrati nella fascia di età 65-75 (76,1%); uno su quattro è vedova/o.

Leggi e scarica il report integrale
Maggiori informazioni su www.caritas.it

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