Pubblicato il: 17/07/2023Categorie: NewsTag: , ,

17 luglio 2023 – «Finalmente prende il via anche da noi il progetto “Campi estivi Ucraina-Italia 2023”: oggi è tutto pronto per accogliere in Valtellina, per il secondo anno consecutivo, un gruppo di oltre 100 bambini e ragazzi ucraini con le loro accompagnatrici che partecipano ai campi estivi organizzati grazie alla collaborazione di Caritas Italiana, Caritas Ukraine e Caritas Spes-Ukraine. Sono partiti ieri mattina e intorno alle 23 di questa sera saranno accolti in 67 (60 giovani con 7 adulti) presso l’Istituto dei Salesiani “Convitto Don Bosco” di Sondrio e in 40 (33 giovani e 7 adulti) presso il Convitto “Casa Italia” di Ponte in Valtellina. Altri gruppi (in totale saranno circa 400 giovani) verranno ospitati in altre regioni italiane, accomunati dalla necessità di vivere una vacanza lontani dal conflitto che ancora devasta la loro nazione».
Con queste parole, Monia Copes, operatrice della Caritas diocesana in Valtellina, annuncia con gioia ed entusiasmo l’accoglienza dei giovani ucraini che resteranno nelle due località valtellinesi fino al 31 luglio con l’obiettivo di trascorrere giorni sereni e di condivisione. Si replica così la prima bella esperienza che ha visto proprio l’agosto scorso a Sondalo, in località Vallesana, l’accoglienza di 42 minori (ragazze e ragazzi dagli 8 ai 17 anni) provenienti dai campi per rifugiati interni all’Ucraina, nelle zone a ovest non colpite allora dalle operazioni belliche.

Monia Copes con un’ospite ucraina a Sondalo lo scorso agosto

«Per la realizzazione del progetto – continua Monia Copes – è stata seguita in parte l’organizzazione dello scorso anno con la programmazione di attività di svago, gite e conoscenza reciproca. È stata costituita anche una squadra lavoro, formata dalle due mediatrici, Katerina e Valeria, che già collaborano con la Caritas diocesana nell’ambito dell’accoglienza dei profughi ucraini ospitati sul territorio valtellinese dal marzo 2022 e un gruppo di volontari, in prevalenza giovani e ragazzi, di alcune parrocchie dei vicariati di Sondrio e Tresivio».

Da alcune settimane siamo in contatto con Caritas Italiana promotrice e titolare del progetto ideato con le Caritas presenti in Ucraina e direttamente con una delle accompagnatrici, con la quale si stanno organizzando alcuni aspetti organizzativi dell’esperienza – mette in evidenza l’operatrice Caritas – Diverse le risorse attivate e che si attiveranno sul territorio, sia per l’organizzazione delle diverse attività sia per il reperimento delle risorse necessarie, dalle strutture agli alimenti, alle location per le iniziative in programma».

«Mi piace sottolineare – dice ancora Monia – che quest’anno c’è una bella novità: la presenza, dal 24 al 30 luglio, di tre giovani provenienti da Roma che stanno partecipando al progetto “Mi sta a cuore” di Caritas Italiana, dedicato a giovani dai 19 ai 30 anni che vogliono vivere esperienze di volontariato in diverse realtà, con particolare attenzione alle povertà seguite dalle diverse Caritas italiane. A loro chiederemo, oltre al sostegno nell’accoglienza dei ragazzi ucraini, anche una testimonianza ai nostri giovani sulla scelta e sull’esperienza vissuta».

L’accoglienza di Caritas Italiana

Sono oltre 400 i giovani ucraini provenienti da varie zone dell’Ucraina martoriata da quasi un anno e mezzo di conflitto, che nel mese di luglio e agosto sono accolti dalle diocesi del Nord e del Sud Italia per trascorrere, con i loro accompagnatori, un periodo di riposo: lontani dalla tragedia, dalle deflagrazioni, dalle uccisioni di una guerra che giorno dopo giorno sottrae, con violenza, innocenza e serenità a milioni di bambini in Ucraina. Sono infatti oltre 3.2 milioni i minori che necessitano nel Paese di urgente assistenza umanitaria.

Caritas Italiana continua a rimanere vicina alla popolazione ucraina sin dall’inizio di questa guerra, partecipando assieme alle Caritas nazionali, Caritas Spes e Caritas Ukraine, alla risposta umanitaria. Già nel 2022, in aggiunta alla risposta emergenziale, ha accolto con piacere la richiesta delle Caritas ucraine di collaborare per poter offrire un periodo di vacanza in Italia a tanti bambini, prima della ripresa delle attività scolastiche. Così Caritas Italiana anche quest’anno ha coordinato l’organizzazione dell’accoglienza estiva, grazie alla disponibilità, partecipazione e collaborazione di partner come Diocesi, Caritas e rete Acli per poter garantire ospitalità, vitto e alloggio, attività ricreative e di intrattenimento per tutti i bambini, gli adolescenti e gli adulti che li accompagnano.

I numeri della tragedia

A 16 mesi dall’inizio del conflitto in Ucraina la situazione umanitaria rimane allarmante. Sono ancora 17.6 milioni le persone che necessitano di assistenza umanitaria, di cui 3.2 milioni di bambini.
Sono oltre 5.3 milioni gli sfollati interni, di cui 1 milione di minori; sono invece 8.2 milioni i rifugiati nei Paesi confinanti dall’inizio del conflitto (dati OCHA aggiornati a giugno 2023).
La tragica situazione già denunciata lo scorso anno dalle autorità locali e dalle organizzazioni impegnate nella risposta umanitaria, rimane pressoché invariata. I bambini rimangono per la maggior parte del tempo a casa durante l’intera settimana, hanno opportunità molto limitate di comunicare e coltivare amicizie relazionandosi con i coetanei. Inoltre, la situazione generale del Paese, con il prolungarsi dei combattimenti e la lontananza dai familiari impegnati al fronte, hanno un effetto negativo sullo stato psicologico dei bambini. A causa delle difficoltà economiche, molti non hanno più la possibilità di riposare durante le vacanze estive, prima della ripresa delle lezioni a settembre.

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