Pubblicato il: 01/07/2021Categorie: Editoriali, News
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1 luglio 2021 – È importante per la Caritas diocesana di Como avere partecipato a Roma all’incontro celebrativo dei 50 anni di Caritas Italiana per ricordare questo lungo e proficuo cammino.
È stato per noi partecipanti un incontro stupendo e, al di là dei contenuti, ha rappresentato la possibilità di ritrovarsi in famiglia, la famiglia della Caritas che in questo anno è sempre stata attiva sul territorio nazionale, impegnata in attività diverse di accoglienza e di accompagnamento.

Questo ritrovarci lo abbiamo vissuto pienamente partendo dal momento di preghiera e riflessione nella basilica di San Paolo, dove abbiamo ringraziato il Signore per i 50 anni della storia di Caritas Italiana che è stato uno dei frutti visibili del Concilio Vaticano II e che ha rivoluzionato il concetto di carità cristiana vista non più come mero aiuto materiale alle persone, ma vissuta come concretizzazione della virtù cristiana della carità, inserendola pienamente nel cammino pastorale della Chiesa italiana.

Credo che il ricordo di questo cammino lo abbiamo vissuto pienamente soprattutto ascoltando quello che il Papa ci ha comunicato nell’incontro che lui ha voluto donarci.
Il Papa ci ha detto che prima di tutto è nostro dovere seguire la via degli ultimi e ci ha fatto capire che per poterla percorre il primo compito che abbiamo è quello di viverla ogni giorno; dobbiamo essere noi nella condizione di ultimo, solo così potremo accogliere e capire chi è solo ed emarginato e si avvicina a noi in cerca di sostegno, di accoglienza.

Il Santo Padre ci ha invitato anche a vivere la via del Vangelo, via che deve portarci ad assumere e a far nostro lo stile evangelico dell’umiltà, della gratuità, della disponibilità e del servizio, imitando proprio Gesù che si è fatto nostro servo.

Papa Francesco ci ha indicato, infine, la via della creatività che ci deve portare ad avere il coraggio di vivere la quotidianità non come un susseguirsi di cose da ripetere, ma come luogo in cui esercitare la creatività, appunto, e la fantasia che ci è data dal rapporto quotidiano con la gente, specialmente con chi soffre. E questa creatività pastorale la possiamo vivere solo se non dimentichiamo mai la virtù della speranza.

Siamo tornati da Roma confortati dalle parole del Papa che ha riportato il cammino della Caritas all’intero del cammino ecclesiale non tanto e solo come uno strumento, ma come luogo dove si esprime soprattutto un percorso pastorale vissuto in corresponsabilità con tutte le forze vive della comunità ecclesiale.
Questo sentimento di gratitudine e di servizio è importante per noi viverlo anche all’interno della nostra Chiesa diocesana che è in cammino con il Sinodo a ricercare la strada che la riporti a dialogare con gli uomini e le donne del nostro tempo.

Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana di Como

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