
5 maggio 2023 – Il 1° maggio 2023, festa dei lavoratori, il Consiglio dei Ministri del Governo Meloni ha approvato il decreto legge sul lavoro (Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 32 – www.governo.it), che contiene una serie di disposizioni in materia di lavoro, fra cui la tanto attesa riforma del Reddito di cittadinanza (RdC).
Il RdC scompare a partire dal 1° gennaio 2024, sostituito da due nuove misure, l’Assegno di inclusione (Adi) per il contrasto alla povertà e che partirà, appunto, il prossimo 1° gennaio, e lo Strumento di attivazione (Sda), per l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa, in vigore dal 1° settembre 2023.
Visto che il decreto sarà sottoposto alla discussione parlamentare nelle prossime settimane, proviamo a capire quali sono le principali novità rispetto al contrasto alla povertà, quali sono stati i passi in avanti compiuti rispetto al Reddito di Cittadinanza e proviamo a fare luce sugli aspetti su cui è ancora necessario aprire il dibattito per trovare soluzioni migliori rispetto a quanto previsto dal decreto.
Ecco l’approfondimento di Caritas Italiana
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