Pubblicato il: 03/04/2024Categorie: La Caritas si racconta, News, Storie

Nei locali dell’oratorio della parrocchia di Grandate, prima esperienza quest’anno del Progetto Betlemme iniziato il 1° dicembre. Gli ospiti sono Mario (80 anni) e Roberto (56 anni) di Como. I volontari impegnati sono 25, di età compresa tra i 25 e i 50 anni.

La chiesa e l’oratorio di Grandate. Sopra, al piano superiore le finestre dell’alloggio che ospita il Progetto Betlemme

Ecco la testimonianza dei volontari Elena, Valerio, Luca e Rachele

3 aprile 2024 – «Siamo due volontari del Progetto Betlemme, che quest’anno dal 1° dicembre ha iniziato la sua “avventura” anche nella parrocchia di Grandate.
È quindi la nostra prima esperienza – nata per iniziativa del gruppo Caritas con il sostegno del parroco don Roberto Pandolfi – e siamo molto soddisfatti di come si sta svolgendo.
All’inizio non è stato semplice, anche perché i nostri ospiti, Mario (80 anni) e Roberto (56 anni), hanno trovato qualche difficoltà ad ambientarsi.
Ma in poco tempo tutto si è risolto anche perché hanno sempre dimostrato un’assoluta gentilezza e spirito di collaborazione.
Gli incontri sono presto diventati una parte integrante della nostra quotidianità.

Piano piano i nostri ospiti hanno preso confidenza, hanno visto in noi un punto di riferimento per ogni loro necessità, una mano tesa pronta ad aiutarli.
Dopo alcuni mesi trascorsi insieme, siamo diventati la loro famiglia.

Ogni sera, al loro rientro nell’alloggio appositamente preparato sopra l’oratorio nei mesi scorsi, ci raccontano la loro giornata proprio come si fa in famiglia durante la cena.
Spesso, nei loro discorsi, tornano indietro nel tempo ricordandosi storie di infanzia e di adolescenza. A volte non mancano le risate, dimenticandosi per un istante la situazione attuale e godendosi un momento di serenità e leggerezza.
Sono anche diventati volenterosi di partecipare alle iniziative della parrocchia e ormai fanno parte della nostra vita.
Se la sera ritardano un po’ ci chiediamo subito: “Non sarà successo qualcosa di male?”, oppure se alla mattina piove ci viene spontanea la domanda “Come faranno oggi a stare fuori?”.
Tutto ciò significa che non fanno parte soltanto di un semplice progetto di assistenza, ma ormai fanno parte dei nostri cuori.

Dobbiamo ricordare sempre che sono persone che hanno avuto sfortuna e che meritano la nostra attenzione e la nostra vicinanza.
Noi volontari – siamo in 25 e di un’età compresa tra i 25 e i 50 anni – siamo molto positivi e abbiamo la speranza che Mario e Roberto, anche con il nostro aiuto e appoggio, possano riuscire un giorno a tornare alla vita di prima, magari anche iniziarne una migliore».

Elena e Valerio, volontari

«Siamo Luca e Rachele, una giovane coppia da qualche mese sposi e trasferiti a Grandate. Tramite alcuni amici siamo venuti a conoscenza dell’avviamento del Progetto Betlemme anche nella nostra nuova parrocchia e abbiamo colto questa opportunità con entusiasmo, come occasione per incominciare a far parte di questa comunità. Il progetto di accoglienza degli ospiti Mario e Roberto è attivo da qualche mese e ci ha già donato tanta bellezza.

Soprattutto è bello riscoprire come dietro ai loro volti ci siano storie di vita e di fatiche e che questo progetto di accoglienza è anche occasione per loro di condivisione del loro passato e dei loro desideri futuri.
Mario e Roberto ci stanno insegnando il valore delle piccole cose, per noi spesso scontate, e la ricchezza di poter stare in relazione con gli altri.
Stare con Mario e Roberto ci sprona infine ad allontanarci dai pregiudizi e a riscoprire il valore dell’altro a prescindere dalla propria condizione sociale e dai propri limiti».

Luca e Rachele, volontari

Condividi questo articolo

Continua a leggere

Articoli correlati