28 ottobre 2023 – «È stato un bel momento di condivisione, atteso da tempo e vissuto in allegria». Sono le parole di Samuele Brambilla – l’operatore responsabile del dormitorio comunale di Como di via Napoleona, il servizio comunale dato in gestione alla Caritas diocesana di Como sin dal lontano 2010 – al termine dell’incontro con i volontari del servizio che si è tenuto venerdì 27 ottobre a Casa Nazareth.
Tutto è iniziato con la messa celebrata nella piccola cappella della struttura di via Don Luigi Guanella da don Alberto Fasola, assistente per la formazione spirituale e pastorale dei volontari e degli operatori Caritas. Poi è stata la volta di una “cenetta” in compagnia (ognuno ha portato qualcosa da casa) e di un simpatico scambio di doni per sottolineare l’appartenenza e per un reciproco “grazie” dell’attenzione e della disponibilità.
«Il luogo di Casa Nazareth – ha sottolineato ancora Samuele – non è stato scelto a caso. Abbiamo volutamente fatto conoscere ai nostri volontari anche un altro servizio dedicato ai poveri della città, ovvero la mensa di solidarietà che impegna oltre 250 persone di buona volontà, perché si sentano parte integrante di una grande famiglia solidale, fatta di servizi utili e indispensabili per i più bisognosi».
L’incontro è stato occasione per rileggere insieme con rinnovato impegno il “Mandato ai volontari e operatori dei Dormitori Caritas” riprendendo soprattutto le parole di Papa Francesco pronunciate in occasione della Giornata mondiale del volontariato.
Il momento della messa è stato particolarmente intenso. Nella sua omelia, don Alberto ha ripreso alcuni passi del Salmo 118 proprio per sottolineare l’impegno delle persone che dedicato il loro tempo e le loro energie a favore di chi è nel bisogno ed è più debole.
«Ho voluto commentare il salmo 118 in un paio di passaggi – ha detto don Alberto – In particolare in un punto si dice “insegnami il gusto del bene”. Imparare a gustare il bene, a fare bene il bene è ciò che il Signore ci chiede, anche quando stare dalla parte dei poveri diventa faticoso e magari ci viene chiesto di lasciarci portar via tempo, energia, denaro. Tuttavia sapere che la nostra consolazione è l’amore del Signore (come dice sempre il salmo) è ciò che ci conforta nel nostro impegno di volontari e non».
Allora, un grazie di cuore a tutti i volontari del dormitorio (in totale sono circa 40) da parte di tutta la Caritas diocesana di Como
Il Mandato del volontario
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