Pubblicato il: 04/11/2011Categorie: Editoriali, News

4 novembre 2011 – Oggi il mondo non solo cambia, ma è in movimento. Questo cambiamento radicale della società è evidente anche nel territorio della nostra Diocesi, anche la nostra Comunità Diocesana sta vivendo tutte le fatiche e le contraddizioni  ma anche le opportunità che  questa mobilità le fa incontrare.

La sua risposta a queste sollecitazioni è di estrema prudenza per la poca conoscenza reale dei fenomeni, per questo il più delle volte non si ritiene in grado di accettarli e di affrontarli in modo positivo.

La Caritas  per il suo mandato  attraverso i servizi alla persona,  si trova in prima linea in questo cambiamento, lo conosce e lo sta affrontando, in questo momento  sempre più si sta facendo carico della operatività che deriva da questa attenzione  e sente il dovere   di trasmettere alla comunità tutta non solo la sua fatica, ma anche la ricchezza che deriva da questa attenzione verso le più disparate povertà della società attuale.

Per  questo ci è sembrato utile investire innanzitutto in risorse umane ma anche in strutture che ci permettano di essere sempre più incisivi nel creare una nuova cultura di relazioni che ci faccia superare l’idea che la strada della chiusura in noi stessi della non contaminazione  possa salvare le nostre comunità.

Questa relazione con il mondo con le sue povertà ci da la convinzione che  la cultura nuova della accoglienza non possiamo ricercarla  solo in noi, nei nostri gruppi chiusi, è da ricercare altrove. Richieda da parte nostra  la ricerca e l’incontro, Il nostro progetto il nostro futuro è l’altro, l’altro che  sei  tu in una nuova situazione, l’altro che  è differente da te, ma  che  condivide la stessa natura umana, la stessa dignità, gli stessi diritti.

Quali sono allora questi investimenti che ci aiuteranno ad essere più presenti e più incisivi all’interno della nostra Comunità Diocesana e sul territorio.

Il primo investimento è stato  il trasferimento della sede diocesana   presso il Centro Pastorale Cardinal Ferrari, la nuova sede ci permetterà di vivere a stretto contatto con le altre realtà di pastorale della nostra diocesi ,questo stare assieme ci aiuterà a instaurare tra di noi un confronto più serrato  e una condivisione più vera del percorso pastorale da proporre alle nostre comunità.
Non a caso per la nuova sede ci è stato assegnato lo spazio che era occupato dalla vecchia portineria, questa scelta è stata molto importante ma anche molto impegnativa per la Caritas che attraverso il suo operato dovrà rendere visibile e testimoniare la vicinanza e la condivisione della vita di tutti gli uomini da parte della nostra Chiesa.

Il secondo investimento in contemporanea con il Sito Diocesano è il rifacimento del Sito Caritas.
Questo ci metterà in condizione di poter comunicare e di accogliere  esperienze, contenuti , richieste in tempo reale di tutti i nostri Centri di Ascolto e Gruppi Parrocchiali o Vicariali Caritas e con tutte le associazioni  attive nel servizio della carità della nostra diocesi, ma anche con persone singole che attraverso questo strumento potranno trovare la possibilità di confronto e di crescita nel loro cammino personale di carità, sarà fondamentale  inoltre per comunicare  un contributo attivo nel cammino formativo diocesano.

Credo nell’importanza di questo rinnovamento sia delle strutture che della possibilità di comunicazione, perché se vogliamo avvicinare gli uomini  dobbiamo saper usare tutti quegli strumenti  che la società attuale ci mette a disposizione e che ci permettono di attualizzare e  di rendere visibile nella società attuale   il messaggio di speranza  di cui siamo portatori.

Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana di Como

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