Territori di competenza

Piuro, Campodolcino, Chiavenna, Madesimo, San Giacomo, Villa di Chiavenna, Novate Mezzola, Gordona, Mese, Prata Camportaccio, Samolaco, Verceia.

Riferimenti

  • Indirizzo via G.B. Picchi 11 – 23022 Chiavenna (SO)

  • Tel. 0343.32530

  • Cell. 331.1684069
    per emergenze

  • Orari di apertura
    Sabato 9.30 – 11.30

Breve storia

Il Centro di Ascolto della Valchiavenna (CdA), attivo dal settembre 2002, si occupa principalmente delle persone residenti nei 12 comuni della valle.
Il CdA è nato su iniziativa delle Parrocchie della Valchiavenna anche in risposta al “martirio” di suor Maria Laura Mainetti avvenuto a Chiavenna il 6 giugno 2000.
Nel corso degli anni il CdA oltre al servizio di ascolto e aiuto ha attivato, in accordo con la “rete” locale, un servizio di “prima accoglienza” in spazi abitativi nell’edificio denominato “Centro socio-caritativo Suor Maria Laura”, in cui ha la sede. Il servizio di accoglienza, esteso dal 2011 anche ai migranti, dal 2014, previo apposito percorso formativo, è in gestione al “Gruppo Accoglienza”.

Legami con il territorio

La “rete” con la quale il CdA collabora è formata: dalle Parrocchie dei Vicariati di Chiavenna e Gordona, dall’Ufficio di Piano della Comunità Montana della Valchiavenna, dalla Fondazione Suor Maria Laura Mainetti Onlus, dal “Gruppo Accoglienza”, dal CAV, dall’ “Arsenale” della solidarietà (che si occupa della gestione e distribuzione del vestiario e del mobilio), dalla  Caritas S. Vittore di Mese (che gestisce la distribuzione di generi alimentari), dalla Caritas Interparrocchiale – Valle Spluga, dalla Comunità al Deserto per il servizio di “seconda accoglienza” e dai Benefattori che, in forma singola od associata, sostengono l’operato del CdA.

Come opera (dall’ascolto all’équipe)

Il metodo di lavoro del CdA è quello dell’Équipe. Il gruppo è formato da volontari che si trovano a cadenza quindicinale, con ordine del giorno e verbale sintetico delle attività svolte e delle decisioni assunte. Responsabile, dal settembre 2016, è don Andrea Caelli. Le funzioni di coordinatore pro-tempore sono svolte a rotazione dai volontari.
Dal dicembre 2016, su iniziativa di don Andrea basata sulla proposta di un “decalogo per … camminare insieme”, è stato attivato il “Coordinamento dei Gruppi Caritativi Intervicariali”. Annualmente, attraverso la relazione sociale, il CdA dà conto dell’attività svolta nel corso dell’anno.

Con chi collabora, per cosa

Il compito, oltre all’ascolto, è quello di accompagnare le persone – in collaborazione con la “rete” formale e informale presente in valle – nel percorso di superamento dello stato di bisogno in cui si trovano. Poiché spesso è l’emergenza il motivo di ricorso al CdA, le risposte più immediate riguardano: generi alimentari, vestiario e mobilio; mentre per i casi più complessi la risposta si concretizza con un progetto personalizzato condiviso con la “rete” che può prevedere anche l’erogazione di sussidi economici, l’attivazione del “Fondo dona Lavoro” o l’assegnazione temporanea di un alloggio di “pronta accoglienza”.

Dalle criticità alle sfide

Le criticità maggiori riguardano il lavoro e la casa. A queste si aggiungono spesso difficoltà burocratiche che allungano i tempi per le risposte ai bisogni (esempio: solo il 31,7% le domande accolte a livello lombardo sul SIA) e la necessità di ricomporre la frammentazione in atto sia a livello civile sia ecclesiale per ri-attivare relazioni di prossimità in grado di monitorare i bisogni dal loro insorgere.
Tutte criticità che se fattivamente affrontate mettono in condizione di raccogliere le sfide per un servizio, nel “qui e ora”, in coerenza con il mandato Caritas.

Allegati

Relazione sociale 2023
Relazione sociale 2022