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Rotta Balcanica

Rotta Balcanica

Continua l'impegno della Caritas diocesana di Como in progetti di assistenza ai migranti in viaggio lungo la Rotta balcanica con particolare attenzione ai minori e ai soggetti vulnerabili

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È possibile contribuire solo con donazioni via bonifico bancario intestato a:
Caritas Diocesana di Como
c/c bancario presso Banca Popolare Etica
filiale di Varese

IBAN: IT71Q0501810800000017211707
Causale:
Rotta Balcanica

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euro donati dalla Caritas diocesana
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migranti registrati in Bosnia nel giugno 2022
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nuovi ingressi in Bosnia da gennaio a maggio 2022

Grazie alle offerte raccolte durante il tempo di Avvento e Natale 2024 la Caritas diocesana di Como sosterrà la “Casa della crescita per giovani menti” di Bihać, una struttura di accoglienza per minori stranieri non accompagnati che percorrono la Rotta Balcanica.

Questo progetto rientra nel nostro costante sostegno portato avanti grazie alla collaborazione con Ipsia, ONG delle Acli, a Caritas Ambrosiana e alle Caritas locali.

Il contesto

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La cosiddetta “Balkan route” è la via percorsa ogni anno da migliaia di migranti e profughi, provenienti in prevalenza dall’Asia centrale e dal Medio Oriente, che cercano di raggiungere l’Europa occidentale risalendo l’intera penisola balcanica. La Caritas diocesana di Como è impegnata a sostenere i progetti della rete Caritas-IPSIA nei Balcani dal 2017 e a prestare assistenza sociale ai profughi che si trovano nei campi in Serbia e Bosnia in collaborazione con le altre Caritas della Lombardia e l’ONG Ipsia.

Caritas, insieme a IPSIA e grazie al sostegno di Caritas Ambrosiana e del Comune di Bihać, ha inaugurato nell’autunno 2024 la “Casa della crescita per giovani menti” a Bihać, in Bosnia, un centro che accoglie minori non accompagnati e giovani vulnerabili. La struttura, con una capacità di 32 posti letto, offre un luogo sicuro ai giovani in transito sulla Rotta Balcanica.

Questo progetto verrà sostenuto durante la campagna di Avvento e Natale 2024 con un contributo di 8.000 euro.

Testimonianza di Anna Merlo, referente area internazionale

L. avrà 20 anni, felpa verde e sorriso aperto, ci racconta di quando è stato preso dalla polizia croata e buttato nel fiume, per punizione. Ma ci riproverà. M. , poco più grande di lui, ci racconta che è già andato al “game” (“gioco” è il modo in cui i migranti chiamano il tentativo di passare il confine, ndr) diverse volte e che si sta organizzando perchè dopo due giorni ci proverà di nuovo. S., giovane viso scavato e provato da anni di inferno per scappare dalla Siria, lui già profugo palestinese, ci ha provato nonostante una brutta lesione al tendine di Achille che lo ha immobilizzato e ora lo costringe a muoversi solo con le stampelle. Qualche giorno dopo per caso Facebook mi suggerisce la sua amicizia, stento a riconoscerlo, in una foto di qualche tempo prima. Era un bel ragazzo S., ora sembra appena uscito da un campo di concentramento. E forse è quello a cui somigliano campi come il Bira. Grandi campi ai confini di un’Europa che non vuole guardare in faccia la realtà e che lascia che alle frontiere esterne si faccia il lavoro sporco di tenere segregati appena fuori dai confini giovani uomini, famiglie e bambini con l’unica colpa di essere riusciti a sopravvivere fino a lì. Persone la cui dignità e il cui progetto di vita è sospeso in attesa di tempi migliori, lasciando che l’infanzia e la gioventù trascorrano in un campo profughi in un Paese che, dopo 25 anni dalla fine della guerra, non si è ancora ripreso e chissà se mai si riprenderà»

Progetto di Avvento di fraternità 2024

Il 25 settembre a Bihać, Bosnia Erzegovina, IPSIA ha inaugurato la “Casa della crescita per giovani menti”, un centro di protezione per le categorie giovanili vulnerabili, finanziato attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e con il contributo e il supporto del Comune di Bihać e di Caritas Ambrosiana. La “Casa della crescita per giovani menti” è dedicata principalmente all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (MSNA) presenti sulla Rotta Balcanica e ai minori a rischio locali, con una capacità di 32 posti letto. 

Per queste finalità, con le offerte di Avvento di fraternità 2024 si vuole donare al progetto “Balkan Route” 8.000 euro.

Si chiede di specificare nella causale del bonifico:
AVVENTO 2024 – BALKAN ROUTE

  • Bihac

  • Bosnia Herzegovina

  • Assistenza a minori e vulnerabili

  • 8.000 euro

È possibile contribuire solo con donazioni via bonifico bancario intestato a:
Caritas Diocesana di Como
c/c bancario presso Banca Popolare Etica
filiale di Varese

IBAN: IT71Q0501810800000017211707
Causale:
Avvento di fraternità

Si precisa che le offerte alla Caritas diocesana di Como non sono deducibili ai fini fiscali