Territori di competenza
Berbenno, Colorina, Fusine, Postalesio, Albosaggia, Caspoggio, Chiesa Valmalenco, Lanzada, Castione Andevenno, Sondrio, Spriana, Torre Santa Maria, Chiuro, Montagna, Piateda, Poggiridenti, Ponte in Valtellina, Tresivio.
Riferimenti
Indirizzo via Bassi 4/a – 23100 – Sondrio
Tel. 0342.515018
Orari di apertura
Martedì 15.00 – 17.00;
Venerdì 9.30 – 11.30.
Al recapito telefonico 0342 515018 è attiva una segreteria h. 24 dove è possibile registrare un messaggio e il proprio contatto telefonico per essere richiamati. Un trasferimento di chiamata è attivo per poter parlare con un operatore che, se disponibile, risponde nei giorni e negli orari che seguono:
Lunedì: dalle 9.30 alle 11.00
Mercoledì: dalle 15.00 alle 17.00
Venerdì: dalle 18.30 alle 20.00
In caso di mancata risposta è sempre possibile lasciare un messaggio per essere richiamati.
Chi siamo, spirito ed etica, di cosa ci occupiamo
Chi siamo
Il Cda di Sondrio apre nel marzo 1992 su spinte della Caritas Parrocchiale di Sondrio.
Svolge la propria attività sul territorio dei vicariati di Sondrio e Tresivio. Nei primi anni di attività si sono rese disponibili a coordinare il servizio del Centro di Ascolto due suore della congregazione delle “Pie Figlie della Sacra Famiglia di Mese”.
Dal 2007 nel ruolo di coordinamento è subentrato un operatore della “Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus”. Nel tempo si sono organizzati incontri, per far conoscere la realtà del nostro servizio, con ragazzi del catechismo, gruppi scout e con iscritti all’Azione Cattolica.
La Relazione Sociale
Ogni anno viene redatta la “Relazione Sociale”, documento che contiene il resoconto con i dati dell’attività svolta. Consegna ai Vicari Foranei viene inviata per conoscenza alle parrocchie del territorio, oltre che essere pubblicato su sito della Caritas Diocesana.
Il Centro di Ascolto offre a tutti la propria disponibilità a confrontarsi su questo documento, condividendo analisi e riflessioni. Siamo in rete con i soggetti del territorio che offrono servizi a sostegno delle diverse povertà. Partecipiamo con un nostro rappresentate ai tavoli istituzionali in cui si condividono e si raccolgono le diverse povertà che dalla realtà del territorio emergono, per cercare soluzioni e attivare risposte coordinate alle situazioni di disagio e di grave marginalità.
La nuova sede
Nel 2020 è stata lasciata la storica sede di via Carducci, che dal primo giorno di attività era stata generosamente concessa in uso dalle “Pie Figlie della Sacra Famiglia di Mese”, trasferendo il servizio nella nuova sede di Via Bassi 4/a inaugurata, causa pandemia, nel 2021 in presenza e con la benedizione del nostro Vescovo Oscar Cantoni. I locali della nuova sede sono stati messi a disposizione dalla Fondazione Orfanatrofio, grazie anche all’interessamento del vigente parroco di Sondrio don Christian Bricola. Nella circostanza degli eventi organizzati per l’inaugurazione, si è proposto un percorso di formazione a cui hanno aderito donne e uomini provenienti dalle diverse comunità del territorio di competenza del Centro di Ascolto.
Il lavoro dell’équipe
All’équipe del Centro di Ascolto, formata da cinque elementi, si sono potuti aggiungere sette nuovi volontari attivi nell’ascolto in presenza. Questa equipe di 12 persone, che si alternano nei turni di apertura, si ritrova ogni quindici giorni per condividere le modalità di accompagnamento di quanti si rivolgono al Centro di Ascolto. Inoltre, sempre dalla stessa formazione, si sono potuti aggregare altri otto volontari che, perché appartenenti a comunità distanti da Sondrio o per impedimenti lavorativi, non potendo essere presenti nei colloqui in sede, vengono coinvolti in un incontro mensile a partecipare ad una equipe allargata, più rappresentativa del territorio, nella quale oltre alla condivisone degli ascolti fatti in sede, si raccolgono le testimonianze provenienti dalle diverse comunità, riflettendo sulle fatiche e le povertà, cercando di cogliere oltre alle cause, quali domande pongono e quali risposte sollecitano, nell’intento di aprire il Centro di Ascolto facendolo uscire da un luogo fisico e renderlo inclusivo ad una pluralità di persone impegnate sul territorio nel raccogliere e accompagnare le fatiche, coinvolgere le nostre comunità in un pensiero e in uno stile nello stare accanto all’altro.
Le comunità che nella nostra équipe sono rappresentate hanno almeno due esponenti. Questo favorisce un collegamento con le comunità di appartenenza, essendoci la possibilità per una prima condivisione locale sulle situazioni in difficoltà, che poi trasmessa al Centro di Ascolto, viene raccolta, letta e orientata ai servizi territoriali oppure sostenuta con gli strumenti forniti a livello diocesano. Con il coinvolgimento locale si vuole stimolare le comunità alla presa in carico delle povertà che le abitano.