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Emergenza terremoto in Turchia e Siria

Emergenza terremoto in Turchia e Siria

La Caritas diocesana di Como ha attivato una raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Turchia e Siria del 6 febbraio 2023. Le offerte raccolte saranno gestite in collaborazione e sinergia con Caritas Italiana e la rete Caritas internazionale.

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È possibile contribuire solo con donazioni via bonifico bancario intestato a:
Caritas Diocesana di Como
c/c bancario presso Banca Popolare Etica
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IBAN: IT71Q0501810800000017211707
Causale:
Emergenza terremoto in Turchia e Siria

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Tragedia umanitaria

La Caritas diocesana di Como ha attivato
sin dai primi giorni una raccolta fondi
a favore delle popolazioni
colpite dal terremoto in Turchia e Siria.

Le offerte raccolte saranno gestite
in collaborazione e sinergia
con Caritas Italiana e la rete Caritas internazionale.

È possibile contribuire solo con donazioni
via bonifico bancario intestato a:
Caritas Diocesana di Como
c/c bancario presso Banca Popolare Etica
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IBAN: IT71Q0501810800000017211707
Causale: Terremoto Turchia e Siria 2023

La Turchia è uno dei luoghi a più alta pericolosità sismica del mondo essendo situata tra la linea di faglia dell’Anatolia settentrionale e la linea di faglia dell’Anatolia orientale. Il terremoto del 6 febbraio con due violentissime scosse ravvicinate di magnitudo 7.9 nella provincia di Kahramanmaraş e 7.5 nel distretto di Elbistan, ha impattato su una regione di confine già profondamente complessa e martoriata, teatro di uno scontro geopolitico in atto ormai da più di un decennio, che vede la Turchia e la Siria come attori principali e antagonisti. Da allora sono state registrate migliaia di scosse di assestamento che hanno provocato ulteriori crolli e vittime in un’area già gravemente martoriata.

In Turchia, secondo le autorità locali si contano circa 50.000 morti e 170.000 feriti, in particolare nei distretti di Kahramanmaraş, Gaziantep, Şanlıurfa, Diyarbakır, Adana, Adıyaman e Malatya. Le persone colpite dagli effetti di questo terremoto sono 9 milioni, di cui 3 milioni gli sfollati. I danni causati dal terremoto sono ingenti, con più di 210.000 edifici andati distrutti. Poche settimane dopo le zone già colpite dal terremoto, Adiyaman e Şanlıurfa, sono anche state colpite da inondazioni, andando a peggiorare una situazione già precaria, soprattutto per gli sfollati.
Fino ad ora le organizzazioni nazionali e internazionali hanno dato alloggio a più di 4 milioni di persone attraverso l’apertura di campi per sfollati e la fornitura di tende e/o container ma nell’ultimo periodo sono nati sempre più campi informali, che accolgono circa 1.7 milioni di persone.

Anche in Siria i danni sono apparsi sin da subito enormi nelle città di Aleppo, Lattakia, Idlib, Hama, con quasi 6mila morti, 10.500 feriti e circa 350.000 sfollati. Ci sono più di 10.000 edifici distrutti, tra cui anche scuole, circa altri 18.000 hanno subito danni non lievi o strutturali. In Aleppo, Lattakia ed Hama oltre 44.000 persone vivono ancora in Centri di prima accoglienza.

Ad aggravare la situazione è la guerra in corso ormai da 12 anni che, ancor prima del terremoto, aveva spinto 15,3 milioni di persone ad aver bisogno di assistenza umanitaria.
Nelle zone colpite dal terremoto la rete Caritas si è mobilitata fin dalle prime ore dell’emergenza concentrando le proprie azioni soprattutto nelle aree di Aleppo, Lattakia e Homs.

(aggiornamento al 3 maggio 2023)

Il cardinale Cantoni: «Invitati personalmente a dare un aiuto concreto»

Queste le parole del vescovo di Como, cardinale Oscar Cantoni, di fronte alla tragedia del sisma:

«Le immagini e le testimonianze di distruzione e dolore che ci arrivano da Turchia e Siria ci disorientano e feriscono profondamente. La catastrofe umanitaria causata dal terremoto amplifica le sofferenze di territori messi già duramente alla prova da anni di guerra, terrorismo e migrazioni forzate. In questo momento ci sentiamo chiamati e invitati personalmente ad aiutare queste popolazioni con la vicinanza del cordoglio, la consolazione della preghiera e l’aiuto concreto».

Gli interventi della rete Caritas e la colletta nelle parrocchie

La Chiesa italiana ha indetto una colletta nazionale in tutte le parrocchie il 26 marzo 2023.
Le offerte raccolte sono state destinate a Caritas Italiana per sostenere progetti in favore delle popolazioni in Turchia e Siria colpite dal sisma. I progetti riguardano principalmente l’assistenza umanitaria per fornire cibo, alloggio, beni di prima necessità con una particolare attenzione ai più vulnerabili come gli anziani, i minori, i malati, i disabili.
L’accoglienza richiede anche la messa a disposizione di mense per la fornitura di pasti, strutture per una assistenza sanitaria, spazi per l’accoglienza e l’animazione dei bambini.
In prospettiva l’impegno è di restare accanto alle comunità colpite per un periodo medio-lungo, perché ci sarà bisogno di rimanere a fianco delle persone colpite anche dopo questa prima fase di emergenza.

Gli ambiti di impegno più importanti sono: il supporto psicologico per far fronte ai traumi vissuti da tante persone; la riparazione e la ricostruzione di abitazioni e di strutture socio-educative e comunitarie; la riabilitazione e l’avvio di attività economiche a gestione familiare, di promozione dell’occupazione e dell’autoimpiego. Il terremoto ha colpito comunità e territori che erano già caratterizzate da gravi situazioni di povertà e vulnerabilità, sia in Turchia sia in Siria. Quindi, oltre a prendersi cura dei bisogni materiali, Caritas organizzerà anche iniziative di inclusione sociale dei più vulnerabili e azioni di ricostruzione dei legami comunitari.

QUI SOTTO, tutti gli aggiornamenti

3-5-2023: aggiornamento sisma
12-3-2023: aggiornamento Turchia
12-3-2023: aggiornamento Siria
Scarica e diffondi la locandina
Le offerte raccolte nelle parrocchie vanno inviate alla Caritas diocesana di Como:
c/c bancario presso Banca Popolare Etica
IBAN: IT71Q0501810800000017211707
Causale: Terremoto Turchia e Siria 2023