2 febbraio 2023 – Dopo una flessione, legata alla pausa imposta dalla pandemia, sul fronte della Rotta balcanica la frontiera est è tornata a essere una delle vie privilegiate adottate dai migranti in fuga dai loro Paesi in guerra per entrare nel vecchio Continente.
Quasi ogni Stato nei Balcani ha registrato un numero più alto di migranti e rifugiati nel 2022 rispetto all’anno precedente. Per molti, i numeri sono stati i più alti dal 2015, anno in cui ha aperto la Rotta. Ma l’aumento dei flussi non è l’unica novità portata dall’anno da poco concluso. Insieme alla crescita, i paesi dei Balcani hanno visto nuove tendenze e nazionalità inusuali in viaggio sulla rotta. Due eventi principali – l’ingresso della Croazia in Schengen e la pressione europea per la cancellazione degli accordi di liberalizzazione dei visti serbi – hanno contribuito a modellare la rotta e segnalano una probabile crescita della rilevanza geopolitica dell’area per l’Unione Europea e gli Stati membri.
La Bosnia ed Erzegovina è sempre stata sotto pressione dal 2018, quando la Rotta ha iniziato a passare dal Paese. Il 2022, iniziato con numeri piuttosto bassi, ha sorpreso: diversi attivisti ed esperti vedevano già la fine della Rotta Balcanica in Bosnia. «La Rotta è molto attiva, ma in un certo senso è cambiata rispetto a come la conoscevamo»”, dice Silvia Maraone, coordinatrice in Bosnia ed Erzegovina per l’ONG italiana IPSIA. Con 25.462 persone registrate nei campi bosniaci, il Paese ha visto un incremento dei flussi di più del 60 per cento.
A Como una serata sulla Balkan Route
La Caritas diocesana di Como ha organizzato la proiezione di “Trieste è bella di notte” l’ultimo film-documentario prodotto da Zalab per la regia di Matteo Calore, Stefano Collizzolli e Andrea Segre.
Il film racconta le vicende di alcuni delle migliaia di migranti passati in questi anni dalla città friulana dopo aver percorso la Rotta balcanica.
La serata sarà anche l’occasione per presentare i progetti che la Caritas diocesana di Como sostiene da anni in Bosnia (anche attraverso la colletta diocesana dell’Avvento di fraternità 2022).
Sarà presente Silvia Maraone, operatrice di Ipsia, referente dei progetti in loco.
Sotto, è possibile leggere il report integrale scritto da Tommaso Siviero su “il Settimanale della Diocesi di Como” del 2 febbraio 2023
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