
5 gennaio 2024 – Tempo di bilanci – con dati aggiornati alla mano – per il Centro Diurno “L’Incontro” di via Giovio 42 a Como (attiguo alla chiesa di San Donnino), il servizio che è luogo di accoglienza e di socializzazione voluto dalla Caritas diocesana – con la collaborazione della parrocchia della Città Murata – per le persone sole e in difficoltà (a volte anche residenti), senza dimora (che di notte in prevalenza usufruiscono delle strutture di accoglienza), stranieri e italiani che vivono ai margini della società.
Al termine del 2023 si sono registrati numeri in forte aumento rispetto al 2022: gli accessi sono stati quasi diecimila, 9.800 per la precisione, con un incremento di quasi il 30 per cento.
In crescita anche le persone accolte almeno una volta ben 333 (+12% rispetto al 2022).

Alessio Cantaluppi
«Se paragoniamo questi numeri al 2022 – mette in rilievo Alessio Cantaluppi, operatore della Caritas diocesana e referente del Centro – notiamo quanto il servizio rappresenti un luogo di socializzazione e un punto di riferimento importante per gli ospiti che durante il giorno vivono sulla strada. E ciò vale per i mesi caldi, ma soprattutto in questo freddo periodo invernale, considerando poi il fatto che questo luogo è l’unico attivo in città. Per fare una breve comparazione, ricordo che nell’intero 2022 il numero totale degli ingressi è stato di 7.600 persone e gli ospiti accolti almeno una volta sono stati 296. Per quanto riguarda le nazionalità il gruppo più numeroso è rappresentato dagli italiani seguiti da Tunisia, Marocco, Somalia, Pakistan, Algeria, Mali e Senegal».
Proprio l’inverno mette in campo nuove energie e nuove sfide organizzative…
«Da qualche mese abbiamo implementato le aperture, aggiungendo il martedì mattina. Inoltre, recentemente abbiamo attivato lo “spazio donne” al giovedì mattina, un’apertura dedicata esclusivamente all’utenza femminile. Questo anche in considerazione del fatto che l’utenza che frequenta i servizi per la grave marginalità è soprattutto maschile, e ciò può creare disagi e alcune difficoltà organizzative. L’auspicio è cercare di dare risposta alla richiesta di accoglienza diurna (richiesta che ovviamente nei mesi freddi è più forte) anche con il sostegno del Comune di Como e della Fondazione Somaschi che ci aiuta con operatori e volontari in alcune attività».
E i volontari non sono mai abbastanza…
«Attualmente sono attivi 7 volontari. Ci sono alcuni turni scoperti (in particolare il venerdì). Quindi, ne approfitto per fare un appello a giovani e meno giovani per conoscere questo servizio ed eventualmente darci una mano, soprattutto in questi mesi invernali. Non servono specifiche competenze se non la disponibilità a mettersi in relazione. L’impegno richiesto è garantire un’apertura alla settimana, possibilmente lo stesso giorno per motivi organizzativi».

Alcuni ospiti al lavoro in un recente laboratorio artistico organizzato al Centro Diurno
Al Centro gli ospiti hanno la possibilità di accedere ad alcuni servizi importanti e di svolgere attività di socializzazione in un luogo caldo e organizzato…
«Certo – continua Alessio – e sono attività che continueranno anche nel 2024. Ricordo, brevemente, la possibilità di avere momenti ludici e ricreativi, l’organizzazione di corsi di cucina, laboratori artistici e teatrali grazie alla collaborazione con la rete “Vicini di strada”, la Cooperativa Symploké e artisti volontari che da anni seguono il nostro lavoro, l’utilizzo dei computer per il controllo della posta elettronica e l’invio dei curriculum e la possibilità di ricaricare i cellulari. Ma vorrei anche specificare l’importante servizio di lavaggio dei vestiti. Nel corso del 2023 la richiesta è aumentata, anche perché il centro diurno rappresenta l’unico spazio in città per poter aver accesso a una lavatrice gratuitamente. Oltre all’utilità del servizio in sé – fino al 30 settembre i numeri di lavaggi sono stati 390 – si sottolinea anche il valore intrinseco di cura di sé e delle proprie cose, cercando di andare oltre la dinamica “usa e getta”: ritiro i vestiti, li utilizzo, li butto e, infine, ne ritiro di nuovi. In alcuni periodi dell’anno le richieste di accesso al servizio sono state nettamente superiori rispetto all’offerta, questo ha generato tempi di attesa importanti (in alcuni casi fino a due settimane). Si è quindi deciso di implementare il numero di lavaggi settimanali, portandoli a 13 e di attivare sperimentalmente questa possibilità anche presso Casa Nazareth, dove è attiva la mensa di solidarietà».
Il Centro Diurno è in via Giovio 42 a Como.
Orari di apertura: lunedì e venerdì, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 16.30;
mercoledì dalle 14 alle 18.
Telefono: 031 0353533 (segreteria Caritas diocesana, dalle 9 alle 12)
Email: centrodiurno@caritascomo.it
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