22 maggio 2024 – Esserci, per dare voce agli oppressi. Esserci, per raccontare la fede resistente di uomini e donne che convivono con il latrare delle sirene antimissilistiche e la devastazione di quartieri sventrati. In Ucraina tutto è bersaglio di una guerra che, quotidianamente, colpisce i civili.
“Volti e voci della resistenza ucraina” (Nuovaera edizioni, copie prenotabili scrivendo a info.frontieredipace@gmail.com) è il libro originato dalle 26 missioni umanitarie di “Frontiere di Pace”, gruppo di volontari che ha base nella parrocchia di Santa Maria Assunta a Maccio (Como), e opera in sinergia con il coordinamento di Rebbio dei gruppi comaschi attivi a favore della popolazione.
Un libro che dà voce proprio ai civili incontrati, alle storie raccolte sul campo.
Scritto da Giambattista Mosa (architetto) e Nicola Gini (giornalista), prova a tessere una trama di emozioni profonde.
C’è abbondanza di testimonianze, nella sequenza dei viaggi in Ucraina: da Lviv, col seminario greco-cattolico dello Spirito Santo sempre accogliente e la guida preziosa del suo rettore, padre Ihor Boyko, alle martoriate terre nelle Oblast di Kharkiv, Kherson e Donetsk.
Dalle grandi città ai più remoti villaggi, a 3.000 chilometri di distanza da Maccio. Sempre andando tra la gente, guidando furgoni e pulmini, dormendo in scantinati e palazzi precari e nelle case di chi, nella privazione, accoglie i volontari con clamorosa generosità.
Il primo viaggio nel marzo 2022, dopo l’invasione su larga scala dell’esercito russo in Ucraina. I primi 3 furgoni carichi di cibo e medicinali, destinazione Medyka (Polonia). La frontiera con l’Ucraina, l’impatto sconvolgente immergendosi tra migliaia di donne e bambini in fuga dalle bombe. Le prime missioni hanno generato una sorprendente rete solidale.
Immediatamente le porte si sono spalancate a volontari di varie parrocchie della provincia lariana e, più in generale, al sostegno da più zone d’Italia.
Solo così è stato possibile organizzare 26 missioni umanitarie, finanziare progetti di ricostruzione e assistenza (biblioteca comunale, ospedale e cappellina greco-cattolica a Izjum, rifacimento del tetto di una casa bombardata a Kharkiv, fornitura di apparecchiature sanitarie a Druzkhivka, sostegno a scuole e parrocchie a Bedzruki e Zolochiv, solo per citare alcuni degli impegni presi e mantenuti). Circa 150 tonnellate di aiuti umanitari consegnati.
Perché leggere questo libro?
Perché aiuterà le missioni umanitarie di “Frontiere di Pace”: tutti i proventi della pubblicazione, infatti, andranno a sostegno della popolazione ucraina. Perché dimostra che chiunque – ogni persona, gruppo, comunità – può entrare nella storia, anche quella più grande e gestita dai potenti, e fare il Bene.
Perché non siamo condannati alla passività, alla paura e all’indifferenza.
(tratto da “il Settimanale della Diocesi di Como”)
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