Pubblicato il: 12/04/2024Categorie: NewsTag:

12 aprile 2024 – Nasce a Cittiglio un nuovo punto di ascolto, voluto e realizzato dal Centro di Ascolto “Isa Meandri” di Cuveglio in comunione con le Comunità del Vicariato locale, segno di apertura e disponibilità a un ascolto autentico e profondo, necessario per accogliere e sostenere l’altro in tutte le sue esigenze.
Lo spazio, situato in via Roma 53, presso i locali dell’Unitalsi, apre il 5 aprile ed è a disposizione di tutti il venerdì pomeriggio dalle 15 alle 18.
La nuova sede si affianca a quella di Bedero Valcuvia, già attiva da un paio di anni, amplificando l’importanza del “Centro di Ascolto” e sottolineando il ruolo che la Chiesa gioca nel sostegno al prossimo.

Il “Centro di Ascolto” è “una porta sul mondo”. A Cuveglio, due volte la settimana, il martedì pomeriggio e il giovedì mattina, la porta si apre e la soglia viene varcata da tante persone diverse: giovani, anziani, donne, uomini provenienti da tante parti del mondo. Si sentono lingue differenti, si mescolano i colori, i diversi credo religiosi, gli abbigliamenti: ogni persona che entra è portatrice di un frammento di mondo ed esprime un bisogno, una richiesta d’aiuto.

Il Centro Di Ascolto è attivo grazie alla rotazione di 28 volontarie, preventivamente formate e ben distribuite su tutto il territorio del vicariato, a volte presenti anche nelle Caritas parrocchiali, che accolgono le persone, ne ascoltano i bisogni e se ne prendono carico. I bisogni principali sono: la mancanza di reddito, il lavoro, che è diventato sempre più precario, soprattutto per chi non ha particolari qualifiche, le difficoltà nel pagamento delle utenze e l’abitativa.

Siamo da 15 anni una efficace presenza nelle Valli Varesine: abbiamo contatti con tutte le istituzioni, cercando sempre di lavorare in rete. Con il consenso delle persone e molte volte accompagnandole, valutiamo le varie problematiche insieme ai servizi sociali presenti sul territorio, con i quali abbiamo rapporti di reciproca collaborazione. L’anno scorso si sono svolti 156 colloqui, di cui 89 con persone italiane e 58 con utenti stranieri.
Si sono presentate più donne che uomini, forse perché sono meno impegnate con il lavoro. La maggior parte delle persone proviene dal Marocco, data la presenza di una forte e unita comunità nelle nostre valli. Ultimamente, però, abbiamo ascoltato anche persone dell’America Centrale e del Sud, oltre africane e ucraine.

È presente in quasi tutti i paesi del vicariato la distribuzione Caritas di pacchi alimentari o di abbigliamento, che avviene dopo un colloquio al “Centro di Ascolto” con chi ne ha bisogno. Veniamo incontro ai genitori pagando i buoni pasto per i piccoli della scuola materna e gli abbonamenti ai mezzi di trasporto per i ragazzi delle superiori.

Abbiamo una banca dati e riusciamo a mettere in contatto chi offre lavoro con chi lo cerca, soprattutto donne che domandano lavori di economia domestica. Uno psicologo assiste le persone che presentano problemi di depressione o difficoltà relazionali e aiuta le persone a compilare un curriculum per la richiesta del lavoro. Una volontaria esperta consiglia nelle pratiche burocratiche, occupazionali e pensionistiche. Quest’anno è partito anche un “Corso di Italiano” per donne di qualsiasi nazionalità, che si svolge in biblioteca. Molto importante è anche il rapporto con la Lilt per la prevenzione di gravi patologie.

In un contesto amichevole, caratterizzato da una cena preparata con cura dalle nostre volontarie, organizziamo tornei di burraco. Ogni evento è una preziosa opportunità per raccogliere i fondi necessari ad aiutare chi ha più bisogno.

Le persone che vengono parlano a lungo delle loro difficoltà. Anche quando ci si sente impotenti, non facciamo mai mancare il tempo ai nostri assistiti, ritenendo il primato dell’ascolto e la relazione che si instaura strumenti fondamentali di promozione della persona, perché possa ritrovare fiducia in se stessa e negli altri per proseguire il suo cammino in autonomia.

Cesi Colli e Vilma Rossi
(Tratto da “il Settimanale della Diocesi di Como” dell’11 aprile 2024)

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