Pubblicato il: 29/08/2024Categorie: NewsTag: , , ,

29 agosto 2024 – Una nuova sede per un nuovo inizio. La cooperativa Symploké, nata a Como nel febbraio 2015 su impulso della Caritas diocesana di Como, dallo scorso 4 luglio si è trasferita in via Lissi 2 a Rebbio in alcuni spazi messi a disposizione, tramite bando pubblico, dal Comune di Como. La decisione è stata presa a seguito della necessità di liberare dell’oratorio di San Rocco che aveva accolto la sede della cooperativa fin dalla sua nascita. «Da tempo la parrocchia – spiega al Settimanale Paola Della Casa, presidente di Symploké – ci aveva comunicato la necessità di liberare gli spazi occupati nello stabile in vista della sua alienazione. Per nostra fortuna proprio nei mesi in cui iniziavamo ad interrogarci sul dove spostare la sede è uscito il bando del Comune di Como per via Lissi (all’incrocio con via Varesina) e ci siamo candidati».

Nella foto, l’entrata della nuova sede

Il resto è storia, verrebbe da dire. Il trasloco è avvenuto tra fine giugno e inizio luglio.
«Non nascondiamo un velo di tristezza nel lasciare non solo quella che è stata la nostra sede per quasi dieci anni, ma anche un luogo così simbolo della città di Como che associamo inevitabilmente alla figura di don Roberto Malgesini. Ma la soluzione trovata è davvero molto interessante perché si trova in un quartiere altrettanto simbolo della città, vicina alla comunità che gestiamo, e perché condividiamo lo stabile con Il Seme una cooperativa sociale con cui avevamo già ottimi rapporti».

Come dicevamo non si è trattato solo di un cambio di indirizzo, ma di un radicale cambiamento della governance interna di una realtà che conta oggi 17 dipendenti di cui undici in sede e sei presso la comunità Cochlea a Rebbio. Il trasloco è stato preceduto, nei mesi scorsi, dal quasi totale rinnovo del Consiglio di Amministrazione, oggi composto da Paola Della Casa (presidente, in sostituzione di Stefano Sosio che ha lasciato la cooperativa), Laura Rimoldi, Giordano Vidale, Rossella Graziani.

«Per chi come me è in Symploké fin dalla sua nascita davvero si coglie questo cambio, come se fosse iniziata una nuova stagione», racconta Rossella Graziani, responsabile dell’area CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria). Proprio il settore dell’accoglienza ai richiedenti asilo, spesso in dialogo con le parrocchie del territorio, resta uno dei principali servizi offerti dalla cooperativa. «Attualmente – precisa la referente dei CAS – ospitiamo 67 richiedenti asilo di cui 19 nuclei familiari e 18 uomini soli, ma in prospettiva vorremmo arrivare a poter mettere a disposizione 80 posti. L’apertura ai cosiddetti single man (uomini soli, ndr) rappresenta una novità rispetto al passato in cui ci occupavamo quasi esclusivamente di nuclei famigliari. Resta invece immutato il nostro approccio di un’accoglienza diffusa in rete con il territorio, grazie ad appartamenti messi a disposizione da parrocchie (Cermenate, Lomazzo, Como-San Bartolomeo, Tavernerio), istituti religiosi o enti (Comboniani di Rebbio, Eskenosen, Comune di Olgiate Comasco) e privati (Cernobbio e Fino Mornasco)».

Nella foto da sinistra, Marta Terzoli, Laura Rimoldi, Paola Della Casa e Rossella Graziani

Nel corso del 2023 sono stati 88 i migranti che hanno lasciato le case di Symploké e, per quasi tutti loro, c’è stato un passaggio positivo verso una vita di autonomia. «In questo momento – commenta ancora Graziani – il territorio di Como è molto recettivo dal punto di vista lavorativo. C’è davvero tanta richiesta di manodopera sia nel settore dei servizi, ristorazione e non solo, ma anche nell’industria. Questo facilita di molto l’inserimento dei richiedenti asilo in accoglienza».

Vi sono poi gli altri settori di impegno della cooperativa: l’area grave marginalità con la collaborazione con il Centro diurno L’Incontro di via Giovio, dove vengono organizzati laboratori artistici per persone con e senza dimora, e il gruppo teatrale organizzato in collaborazione con la Rete Vicini di Strada. «Questo è sicuramente un settore piccolo, ma a cui teniamo molto – precisa Paola Della Casa – che ci vede collaborare con il tavolo per la grave marginalità di Como».

Infine vi è la Comunità Cochlea di Rebbio dove vengono accolte mamma-bambino. Attualmente i dieci posti sono tutti occupati.

«Siamo in una fase di consolidamento dopo anni non facili per la cooperativa (con la decisione di prendere in gestione e poi rinunciare alla Casa della Giovane di Ponte Chiasso, ndr) – conclude Della Casa – ma ora sento che, anche grazie a questa nuova sede, possiamo guardare al futuro con rinnovata speranza».

Nella foto, lo spazio operativo in via Lissi 2

(Tratto da “il Settimanale della Diocesi di Como” – Michele Luppi) 

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